Saluto di Monica Martenghi ai partecipanti alla commemorazione del 38° della scomparsa di Mao
Che il proletariato si confronti col PMLI e si riappropri della sua missione storica
Lottiamo per spazzar via il governo del Berlusconi democristiano Renzi

Pubblichiamo qui di seguito l'applauditissimo saluto pronunciato dalla compagna Monica Marterghi a nome del Comitato centrale del PMLI
 
Care compagne e compagni, care amiche e amici,
a nome del Comitato centrale del nostro Partito e dei compagni dirigenti seduti alla presidenza con alla testa il compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, porgo a tutti voi un caloroso saluto e un sincero ringraziamento per essere presenti a questa pubblica iniziativa in occasione del 38° Anniversario della scomparsa di Mao.
Salutiamo con gioia rivoluzionaria tutte le compagne e i compagni provenienti dal Piemonte alla Sicilia, specialmente quelli che vengono da molto lontano sopportando lunghi, estenuanti e costosi viaggi.
Salutiamo con particolare calore chi di voi partecipa per la prima volta alla commemorazione di Mao.
Tutti i presenti, non membri del PMLI, sono invitati a inviare a “Il Bolscevico” le loro impressioni, anche solo poche parole, sulla commemorazione di Mao.
Salutiamo le compagne e i compagni che hanno comunicato la loro impossibilità a partecipare alla commemorazione di Mao per motivi di salute o economici e di lavoro.
Ricordiamo con molto affetto e gratitudine Nerina “Lucia” Paoletti e gli altri compagni scomparsi che, come lei, hanno dato la vita per la causa del PMLI, del proletariato e del socialismo.
Vi invito ad alzarvi in piedi per rendere onore al compagno Salvatore Zunica recentemente scomparso.
Zunica è stato il primo pioniere marxista-leninista dell'Abruzzo, fondatore e Segretario della Cellula “Marx” della Val Vibrata, membro del 4° Comitato centrale del PMLI. Finché la salute glielo ha concesso, ha sempre partecipato alla Commemorazione di Mao e alle altre iniziative nazionali del Partito, nonché alle principali manifestazioni di massa nazionali a Roma, Milano e Firenze. Egli è stato il promotore del ripristino della tradizione della sua zona di piantare un pioppo per issarvi la bandiera rossa in occasione del 1° Maggio.
Delegato al 5° Congresso nazionale del PMLI del dicembre 2008, in quell'occasione, in un colloquio col compagno Giovanni Scuderi, al quale erano presenti altri due delegati abruzzesi, ha sostenuto lucidamente che “un giorno i libri di storia parleranno del PMLI e del compagno Scuderi”.
Il compagno Zunica è stato un esempio di fedeltà e coerenza verso la causa del PMLI, del proletariato e del socialismo. Rimarrà per sempre nei nostri cuori.
Ringraziamo caldamente:
Le Commissioni di organizzazione e di stampa e propaganda, il Comitato provinciale di Firenze e tutte le compagne e i compagni e anche le amiche e gli amici che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante manifestazione pubblica.
Le simpatizzanti e i simpatizzanti che spontaneamente, da tempo o di recente, danno dei contributi economici mensili al Centro del Partito o all’istanza della propria città.
Chi, impossibilitato a partecipare, ha voluto comunque esserci vicini inviando un messaggio di saluto.
Come ogni anno, i media hanno vergognosamente ignorato la commemorazione di Mao. Non ci meraviglia affatto perché da sempre esiste una congiura del silenzio, da parte di tutti i media della destra e della “sinistra” borghese, nei confronti del nostro Partito.
Questo ferreo black-out stampa costituisce uno dei cinque grossi ostacoli che rallentano e rendono difficoltoso lo sviluppo del PMLI. Anche se l’ostacolo principale è attualmente quello economico.
A questo proposito, pur comprendendo benissimo le generalizzate difficoltà economiche che direttamente e indirettamente pesano su ognuno di noi come su tutto il nostro popolo, non possiamo esimerci dal rinnovare l'appello a sottoscrivere per il PMLI per il trionfo della causa del socialismo in Italia. Un appello che rivolgiamo soprattutto ai simpatizzanti e agli amici del Partito, perché i nostri dirigenti e militanti hanno praticamente già dato fondo ad ogni loro risorsa.
Gli ostacoli che dobbiamo superare comunque non ci impressionano. Siamo abituati fin dalla nostra nascita a procedere in salita. La nostra Lunga Marcia politica e organizzativa che inizia nel lontano 1967, è avanzata e avanza per un irto sentiero di montagna, pieno di buche, curve e strapiombi, ma alla fine sappiamo che in cima al monte scalato si aprirà a noi, e se non a noi ai nostri figli e nipoti, un panorama meraviglioso fatto di una società senza più sfruttamento dell'uomo sull'uomo, disparità di classe, di sesso, di razza, e territoriali, fra Nord e Sud, senza più femminicidi, stragi di migranti e guerre imperialiste, di occupazione e di dominio. E' uno sbocco inevitabile perché alla lunga è impossibile che il proletariato accetti in eterno di essere subalterno alla borghesia e suo schiavo.
Intanto salutiamo con gioia i successi che incontriamo lungo la nostra Lunga Marcia limitandoci a quelli dell'ultimo anno politico, dalla scorsa commemorazione di Mao, come la costituzione della Commissione giovani del Comitato centrale, la recente nascita dell'Organizzazione di Modena, la nuova sede centrale del Partito e de “Il Bolscevico” a Firenze e soprattutto l'importante e fondamentale 4ª Sessione plenaria allargata del 5° CC del PMLI dell'aprile scorso, le cui potenzialità strategiche, politiche e organizzative sono ancora tutte da esplorare e soprattutto da applicare con forza e determinazione nell'azione politica e di massa.
Salutiamo tutti i sinceri comunisti ovunque siano collocati, invitandoli ad aprire un dialogo e un confronto col PMLI per verificare se ci sono le condizioni per unirsi nel nostro Partito o almeno nel sindacato e nei movimenti di lotta in cui siamo presenti. Escludiamo solo gli imbroglioni politici travestiti da comunisti.
Salutiamo la classe operaia, la nostra classe, che soffre pene dell’inferno sotto il capitalismo e alla quale è dedicata questa commemorazione.
Salutiamo i disoccupati, i lavoratori precari e a part-time involontari, gli esodati, i cassintegrati, i pensionati con meno di mille euro al mese, in particolare quelli sotto i 500 euro, i quasi 10 milioni di poveri, i senza casa, gli sfrattati, chi non può pagare l’affitto, le masse studentesche che lottano per il diritto allo studio, per l’istruzione pubblica e gratuita, i movimenti di lotta, in particolare i No Tav, No Muos, No Dal Molin, No Ponte, No Tav terzo valico, No Tap, i manifestanti manganellati, processati e incarcerati durante le lotte di massa.
Esprimiamo la nostra solidarietà alle famiglie pugliesi delle vittime della bomba d'acqua e a tutta la popolazione del Gargano. Solidarizziamo anche con i familiari di Davide, il giovane napoletano ucciso ieri dai carabinieri.
Salutiamo i migranti che ancora muoiono a centinaia nel nostro bel canale di Sicilia e quando riescono a raggiungere indenni il nostro Paese vengono discriminati e supersfruttati. Ribadiamo: basta stragi di migranti. L'Ue e l'Italia aprano le frontiere.

 

Auspichiamo un autunno rovente contro il governo Renzi e il padronato
Assieme e tutti uniti abbiamo tanto da lottare nei prossimi mesi. Auspichiamo un autunno rovente, senza sconti alla borghesia, ai padroni e al loro governo Renzi che va spazzato via il prima possibile se si vuole fermare la macelleria sociale in corso e il completamento dell'ultima fase della completa realizzazione del piano fascista della P2.
L'Ufficio politico del PMLI ha individuato subito, già 24 ore dopo aver ottenuto la fiducia al Senato, la natura di destra del governo del Berlusconi democristiano Renzi, partorito, sostenuto e assecondato dal nuovo Vittorio Emanuele III, Napolitano. Come ha giustamente sostenuto il compagno Scuderi alla suddetta Sessione plenaria allargata del CC, “Non tutti hanno però capito che Matteo Renzi è una reincarnazione moderna e tecnologica di Mussolini e Berlusconi; che le sue 'riforme' elettorali, istituzionali e costituzionali concordate con il neoduce Berlusconi sono golpiste, antidemocratiche e piduiste, che il suo nazionalismo è simile a quello di Mussolini che voleva dare all'Italia 'un posto al sole' per farla contare nel mondo e tra le grandi potenze imperialiste; che la liberalizzazione dei contratti a termine e dell'apprendistato è un crimine sociale che aumenta il precariato e penalizza i giovani”.
A ciò possiamo oggi aggiungere la cosiddetta “riforma” della pubblica amministrazione di Renzi e Madia che attacca frontalmente i lavoratori pubblici e i sindacati e il blocco degli stipendi, già fermi da cinque anni, per tutti gli statali.
Il “piano scuola” di Renzi e Giannini contro la scuola pubblica e i diritti di chi ci lavora; il decreto “sblocca Italia” che provocherà una grande colata di cemento e ferite insanabili sul nostro territorio e sull'ambiente.
Per favorire gli istituti sanitari privati, nonché per non dispiacere il Vaticano, il governo ha persino rinunciato all'ultimo momento all'approvazione di un decreto, rimandando tutto ai tempi lunghi del parlamento, che doveva introdurre la fecondazione eterologa nel sistema sanitario nazionale pubblico, nonostante l'urgenza e la chiara sentenza della Cassazione che di fatto rende la Legge 40 superata.
Se non lo si ferma subito, Renzi durerà venti anni. Non è possibile che i vertici sindacali confederali e anche quelli “di base” assistano impotenti a tanto scempio. Si sveglino velocemente e, loro che ne hanno la forza, proclamino al più presto uno sciopero generale di 8 ore con manifestazione nazionale sotto Palazzo Chigi.
Nel frattempo salutiamo e aderiamo alle prime manifestazioni promosse dall'Unicobas per il prossimo 17 settembre e dalle organizzazioni studentesche per il 10 ottobre.
Comunque sia i marxisti-leninisti italiani non daranno pace a Renzi finché il suo governo non sarà spazzato via dalla piazza. In ogni caso gli intimiamo di tenere l'Italia fuori dai conflitti in Ucraina, Iraq, Afghanistan, Siria e Libia.
Condanniamo risolutamente la decisione del capofila dell’imperialismo americano, Obama, di bombardare le postazioni dello Stato islamico, e le ripetute minacce di intervenire militarmente a destra e a manca, arrogandosi il diritto di gendarme del mondo, in spregio al diritto internazionale.
Salutiamo tutti i popoli del mondo che lottano contro i regimi borghesi e capitalisti, e per la libertà, l’indipendenza e la sovranità del loro Paese.
Un saluto inviamo al popolo cinese, che geme sotto il giogo della dittatura borghese, capitalista e fascista dei rinnegati e traditori revisionisti Xi Jinping e Li Xeqing. Ripetutamente trapelano dalla Cina notizie sull'amore e il rimpianto che tanta parte del popolo cinese nutre ancora per il proprio grande timoniere Mao.
La grandezza e l'opera di Mao non possono certo essere oscurati dalla fiction dal titolo “Deng Xiaoping a un incrocio della storia”, costata quasi 20 milioni di dollari, per celebrare i suoi 110 anni dalla nascita, voluta dal suo allievo, l'attuale presidente della Cina e Segretario del Partito revisionista, Xi Jinping.
Non è così semplice per la borghesia e l'imperialismo sradicare il ricordo dei grandi Maestri del proletariato internazionale. Ne abbiamo avuto conferma diretta andando ad agosto sulla piazza Rossa a Mosca attraverso un compagno che ha scritto un bel reportage per “Il Bolscevico” testimoniando la lunga coda, durata delle ore, per accedere al Mausoleo di Lenin e della cura riservata alla tomba di Stalin rispetto alle altre tombe di rinnegati russi.
Il problema fondamentale è che dai grandi Maestri del proletariato internazionale dobbiamo innanzitutto imparare perché conoscere, interpretare e applicare correttamente il marxismo-leninismo-pensiero di Mao è la chiave con cui il proletariato può tornare a trasformarsi da classe in sé a classe per sé, una classe con una propria cultura, una propria concezione del mondo e una propria coscienza politica, recuperando quel terreno perso a causa del grande imbroglio operato dal PCI revisionista e dai partiti falsi comunisti suoi eredi.
Ciò permetterà al proletariato di comprendere che la propria missione storica non è quella di produrre profitti per i capitalisti, magari cercando soltanto di alleviare le proprie sofferenze e allentare le proprie catene, ma è quella di spodestare la classe dominante borghese, conquistare per via rivoluzionaria il potere politico e instaurare il socialismo emancipando così se stesso e l'intera l'umanità.
Il discorso commemorativo, a nome del Comitato centrale del Partito, che pronuncerà a breve il compagno Loris Sottoscritti, ci parlerà proprio del fondamentale e attualissimo tema: “Mao e la missione del proletariato”.
Sottoscritti è membro del CC del PMLI, redattore capo de “Il Bolscevico”,
cofondatore del PMLI. Egli si unisce ai primi quattro pionieri del PMLI nell'estate del 1969, entrando subito nei Gruppi di studio e di propaganda del pensiero di Mao. Appoggia la fondazione dell'OCBI m-l, avvenuta il 14 dicembre 1969, in cui viene ammesso il 15 giugno 1973.
Come ha detto il compagno Giovanni Scuderi, parlando con la sottoscritta del tema di questa commemorazione di Mao, “Il potere politico spetta di diritto al proletariato che produce l'intera ricchezza del Paese ed è l'unica classe capace di sradicare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e le cause economiche che generano le classi, le guerre imperialistiche, le ingiustizie sociali, la disoccupazione, la miseria, il razzismo e la disparità territoriale e di sesso; capace anche di sradicare la cultura e la moralità borghesi fondate sull'individualismo, l'egoismo, l'arrivismo, l'arricchimento personale, il predominio dell'uomo sulla donna, la sopraffazione del più forte sul più debole, la corruzione.
Questo diritto il proletariato lo deve rivendicare con forza e imporlo con la rivoluzione armata quando avrà creato le condizioni per estromettere dal potere l'ultima classe sfruttatrice e oppressiva della storia, la borghesia, che sbarra la strada all'emancipazione del proletariato e di tutta l'umanità.
Ma non ce la potrà mai fare se non acquisisce la sua propria cultura, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, e non dà tutta la sua forza materiale e intellettuale al suo Partito, il PMLI”.
Noi rivolgiamo un accorato appello al proletariato e soprattutto alle operaie e agli operai più avanzati, coscienti e informati, a discutere su questa fondamentale questione e a confrontarsi tranquillamente e serenamente col PMLI.

Spetta al PMLI sollecitare e aiutare il proletariato a riappropriarsi della propria missione storica
I militanti del Partito devono essere i più solerti e i più impegnati a riflettere e ad approfondire la questione studiando individualmente e collettivamente quanto ha detto fin qui il Partito, a cominciare dagli interventi del Segretario generale e dal discorso che il compagno Sottoscritti pronuncerà fra poco.
Più in generale per raggiungere il proletariato, scuoterlo dal proprio torpore, spingerlo a riprendere nelle proprie mani il proprio destino e far divenire il PMLI un Gigante Rosso anche nel corpo, oltreché nella testa, non c'è altra strada che quella di applicare con determinazione e con le giuste tattiche le indicazioni che il compagno Scuderi ha dato a tutto il Partito nell'ultima Sessione plenaria del 5° Comitato centrale del PMLI. Studiare, capire e agire, concentrandosi sulle priorità sulla base delle forze che disponiamo: è quello che dobbiamo fare tutti, in particolare coloro che sono più indietro o che hanno qualche problema.
Come ha indicato il compagno Scuderi, inaugurando la nuova Sede centrale del PMLI e de “Il Bolscevico”: “Abolire lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, le classi, le disuguaglianze sociali e di sesso, le disparità territoriali, dare il potere al proletariato: questo è il nostro obiettivo strategico, questa la nostra missione storica, questa la grande bandiera rossa innalzata nel 1967 dai primi pionieri del PMLI, questo l'impegno solenne che ci siamo presi di fronte al proletariato e alle masse popolari quando il 9 Aprile 1977 abbiamo fondato il PMLI”.
A questo impegno i marxisti-leninisti italiani non verranno mai meno.
Viva la missione storica del proletariato e del PMLI!
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Un nuovo mondo ci attende, lottiamo per conquistarlo!
Lottiamo per spazzar via il governo del Berlusconi democristiano Renzi!
Con Mao per sempre contro il capitalismo, per il socialismo!
Avanti con forza e fiducia verso l’Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

10 settembre 2014